La Polenta incatenata è una ricetta tipica dell'alta Toscana. Un piatto nato come povero, che prevede l'uso di erbi, cavoli, fagioli, mentre l'aggiunta di soffritto a base di lardo è facoltativa.
La ricetta originale è a base di erbi cioè erbe commestibili che crescono spontanee in campi e zone a monte. Gli erbi non sono reperibili in ogni momento, quindi in mancanza di questi si usa farla con il cavolo, le biete e ovviamente i fagioli che siano borlotti o fagioli dall'occhio.
Ingredienti:
1 chilo di erbi o 1 cavolo nero oppure ½ cavolfiore e ½ cavolo nero oppure sostitite il ½ cavolo nero con la stessa quatità di bietola
300 grammi di fagioli borlotti, o di fagiolini dall'occhio secchi
500 grammi di farina di granturco
olio evo q.b.
sale q.b.
100 g lardo di Colonnata
1 spicchio di aglio
1 rametto di rosmarino
Preparazione:
Dopo aver ammollato per una notte i fagioli, portateli a metà cottura in una grande pentola con abbondante acqua (partite da circa 2 l. e ½) e sale, poi aggiungete i cavoli o gli erbi puliti e mondati. Mentre le verdure cuociono, tritate finemente lardo, rosmarino e aglio che farete soffriggere con un paio di cucchiai di olio in una padella. Quando gli erbi o i cavoli con i fagioli sarà arrivato a cottura, con molta attenzione aggiungete la farina gialla senza fare grumi. Mescolate spesso per evitare che la polenta si attacchi.
La polenta va lasciata molto morbida e cremosa, per ottenere la giusta consistenza aggiungete eventuale acqua calda e qualche cucchiaio di olio durante la cottura senza smettere di mescolare. Dopo circa 40 minuti di cottura è pronta quindi potete versare il battutto di lardo nella pentola. Servite nelle scodelle con un filo di olio a crudo.
Ricordate che questa polenta, se avanza, è molto buona anche fritta o passata in forno e condita con olio.
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